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La parte più potente del nostro cervello

Perchè non la stiamo usando e perché dovremmo.

Tempo fa ho letto un tweet di Richard D. Bartlett che diceva:
I think a lot of nerd problems are caused by us trying to use our 100,000 year old human symbolic reasoning brain to do tasks that are better suited to our 220,000,000 year old mammal intuitive vibing brain.
Che potremmo tradurre come:
Penso che molti problemi da nerd siano causati dal provare ad utilizzare il ragionamento simbolico sviluppato negli ultimi 100.000 anni per svolgere compiti che sono più adatti al nostro cervello intuitivo da mammifero, antico 220.000.000 di anni.
Inutile sottolineare che questa cosa ha catturato la mia attenzione, se no mica stavo qui a scriverci un articolo, no?
E credo che questo piccolo tweet apra un mondo. Un mondo che vale la pena esplorare insieme, per liberarci da alcuni vincoli di pensiero ed essere in grado di ottenere molto più di quanto stiamo facendo.
Cervello simbolico e cervello intuitivo
Il cervello umano è un organo incredibilmente complesso e sofisticato che ci permette di pensare, ragionare e prendere decisioni.
In questo, un area molto importante è rappresentata dalla corteccia prefrontale. In sintesi, la corteccia prefrontale è coinvolta nell’elaborazione dei processi cognitivi più avanzati, tra cui la memoria di lavoro, la pianificazione, il ragionamento e la risoluzione dei problemi. Per questo, svolge un ruolo fondamentale nella capacità di pensiero simbolico umano. Ci consente di rappresentare e manipolare idee e concetti in modo astratto e di affrontare situazioni nuove e complesse.
 
Quando parliamo di “pensiero simbolico” ci riferiamo alla capacità umana di rappresentare il mondo attraverso simboli, parole, immagini, suoni e altre forme di comunicazione.
Questa abilità ci consente di comunicare concetti astratti e complessi e di rappresentare le cose al di fuori del nostro campo di percezione immediato. Il pensiero simbolico è la base del linguaggio, della scrittura, della matematica e di altre discipline che richiedono la capacità di rappresentare idee in modo astratto.
 
Ad esempio, quando vediamo la parola “mela“, il nostro cervello la associa immediatamente all’oggetto fisico che conosciamo come mela. Questo ci consente di comunicare e di rappresentare idee in modo efficace e di sviluppare una comprensione più profonda del mondo intorno a noi.
 
Tutto questo evidentemente ha un impatto enorme nella nostra capacità di dar senso al mondo e agire in modo efficace.
Ma equivale più o meno ad avere un gran bel motore sotto al cofano e guidare con il freno a mano tirato. Non importa quanto avanzato sia il motore. La tua auto andrà comunque a una frazione delle sue prestazioni migliori.
 
Ciò che ci manca spesso è la capacità di “sentire” le cose e di agire in base a quella sensazione, piuttosto che di ragionare e analizzare la situazione.

Il “cervello intuitivo” è una forma di elaborazione che si basa sulla percezione rapida e istintiva dell’ambiente circostante. L’attivazione del cervello intuitivo è associata ad alcune aree anatomiche specifiche, diverse dalla corteccia prefrontale, come ad esempio l’amigdala, l’insula e la corteccia cingolata anteriore. Tutte aree che servono a far apparire questo articolo molto più importante e attendibile che se vi dicessi solo come la penso io, e che sono coinvolte nella regolazione delle emozioni e delle sensazioni viscerali.

  • L’amigdala, ad esempio, è una struttura cerebrale che svolge un ruolo chiave nella percezione e nella risposta alle emozioni, come la paura e l’ansia.
  • L’insula gioca un ruolo in diverse funzioni spesso legate all’emotività e alla regolazione dell’omeostasi corporea.
  • La corteccia cingolata anteriore è implicata nella regolazione dell’attenzione e nell’elaborazione degli stimoli emotivi.

Insomma, tutte cose che non hanno a che fare con il pensiero razionale e analitico, ma con la capacità di “sentire” percezioni più profonde legate alle emozioni o addirittura al nostro corpo viscerale.

Certo, a questo punto dovrei aprire una doverosa e lunghissima parentesi che sottolinei come questa morbosa attenzione al nostro Sistema Nervoso sia in realtà priva di qualsivoglia fondamento quando si parla di percezione della realtà, ma vedo già storcere il naso a qualcuno e in questo momento addentrarci in questa storia sarebbe solo una distrazione saccente e poco utile. Andiamo avanti, “che è meglio” (cit).

Alcuni studi hanno suggerito che l’attivazione del cervello intuitivo può influire notevolmente sulla nostra capacità di prendere decisioni e di giudicare situazioni complesse. Ad esempio, un’attivazione eccessiva dell’amigdala potrebbe portare a una percezione amplificata di pericoli o a una risposta emotiva automatica e più rapida del giudizio razionale.

Oltre la teoria. Quando si applica tutto questo?
Ci sono molti esempi concreti di come la nostra intuizione e la capacità di “sentire” le cose possono aiutarci a prendere decisioni migliori e ad affrontare le sfide della vita in modo più efficace.
 
Ad esempio, alcuni studi hanno dimostrato che i medici che si affidano alla loro intuizione e alle loro percezioni sensoriali sono in grado di diagnosticare meglio alcuni tipi di malattie rispetto a quelli che si basano solo sui dati e sulle analisi statistiche.
Ok, fermo. Prima di scaldarti troppo e commentare frettolosamente, rileggi. Ho scritto “rispetto a quelli che si basano SOLO sui dati e sulle analisi statistiche“. Sì, perché qui non sto promuovendo la supremazia di un tipo di elaborazione rispetto ad un altro, ma sto incoraggiando l’integrare i due approcci per avere risultati migliori. Ok. Possiamo continuare.
 
Un altro esempio riguarda il mondo dell’imprenditorialità. Molte delle decisioni prese dagli imprenditori di successo si basano sulla loro intuizione e sulla loro capacità di percepire le opportunità che si presentano.
 
La creatività è un’altra area in cui la nostra intuizione può giocare un ruolo fondamentale. Secondo un rapporto del World Economic Forum, la creatività è considerata una delle principali abilità del XXI secolo. Le persone creative sono in grado di trovare soluzioni innovative ai problemi e di adattarsi meglio alle sfide che si presentano. Tuttavia, per essere creativi, è necessario avere una mente in grado di percepire le cose in modo diverso e di pensare fuori dagli schemi.
 
Insomma, che si tratta di situazioni a forte impatto, di decisioni rischiose, o di portare idee nuove, l’uso combinato del pensiero simbolico e del pensiero intuitivo fa la differenza.
Come allenare l’intuizione

Se sei arrivato fin qui allora è possibile che tu sia davvero interessato a questo tema. O forse sei solo un lettore ossessivo compulsivo con molto tempo libero. Spero sia la prima opzione!

E se sei davvero interessato a questo tema, è molto probabile che tu voglia sapere come fare ad allenare il tuo cervello intuitivo.

Ho cattive notizie per te. Non c’è nessuna scuola, libro, video o corso che possano sostituire l’unica cosa che fa veramente la differenza: l’esperienza.

E uso la parola “esperienza” con un duplice significato. Da una parte intendo la vita vissuta, l’essere passato attraverso vari eventi e aver quindi pian piano nutrito il tuo bagaglio di esperienze. Tutto questo è dove la tua intuizione può attingere in modo automatico, trovando pattern con cose già successe, attivando ricordi ed emozioni in risposta a situazioni familiari.

D’altra parte intendo l’esperienza anche come modalità di esporti alla vita. Facendone esperienza più che analizzando ciò che ti accade. Aprendoti a vivere pienamente quella situazione più che descriverla razionalmente. Esperire ciò che stai affrontando attiva automaticamente quella parte del cervello più profonda (che non è neanche localizzata nel cervello, come anticipato prima, ma avevo promesso di evitare ulteriori divagazioni). Ostinarti ad analizzare e razionalizzare invece è come tirare sempre di più quel freno a mano.

Quindi questa è la strada maestra, che non può essere sostituita. Ma lungo la strada ci sono alcune cose che possono aiutarti.

  1. Pratica la mindfulness: la mindfulness è una tecnica che ti aiuta a concentrarti sul momento presente e a sviluppare la tua consapevolezza interiore. La pratica regolare della mindfulness può aiutarti ad aumentare la tua capacità di percepire le cose in modo più profondo e a sviluppare una maggiore intuizione.

  2. Ascolta la tua “voce interiore”: ognuno di noi sa che c’è una voce profonda che ci dice cosa è giusto o sbagliato senza sapere perché, o che ti avvisa quando qualcosa non va. È chiaro che non è una voce, ma più una sensazione. Ecco, impara a fidarti delle tue sensazioni.

  3. Fai esercizio fisico regolarmente: l’esercizio fisico non solo migliora la salute fisica, ma può anche aiutare a sviluppare la tua intuizione. La pratica regolare di attività fisica ti aiuta ad aumentare la tua consapevolezza del tuo corpo e delle tue sensazioni interne.

  4. Usa l’arte e la creatività, non solo excel e powerpoint: l’arte e la creatività sono ottime modalità per sviluppare la tua intuizione e la tua capacità di “sentire” le cose. La pratica regolare di attività artistiche come il disegno, la pittura, la scrittura o la danza può aiutarti a connetterti con il tuo lato intuitivo. Anche nell’affrontare problemi pratici e concreti. Apriti a descrivere la situazione in cui ti trovi attraverso forme diverse.

  5. Segui i tuoi istinti: non avere paura di seguire i tuoi istinti e le tue sensazioni interne. Impara a fidarti di te stesso e a prendere decisioni basate sulle tue percezioni e sulla tua intuizione. È bene farlo gradualmente, partendo da decisioni a basso impatto, per poi estendere questa capacità anche a quelle decisioni rilevanti che potrebbe cambiare la tua intera vita.

  6. Sperimenta nuove cose: sperimentare nuove attività e situazioni ti aiuta ad aumentare la tua consapevolezza e la tua intuizione. Prova cose nuove e spingiti fuori dalla tua zona di comfort per sviluppare la tua capacità di “sentire” le cose.

  7. Stai a contatto con la natura: non c’è nulla di più potente che imparare dai grandi maestri. La natura non ha una corteccia prefrontale. Stare in contatto con la natura ti aiuterà a ritrovare la connessione con quella parte di te che è natura.

 

Per concludere, spero che tutto questo abbia risvegliato qualcosa. Ma è importante che tu sappia che leggere questo articolo è un tranello molto forte per il tuo cervello simbolico e razionale. La parola è uno dei simboli più potenti. Quindi ti invito ad andare oltre la parola, e ascoltare le sensazioni che questo articolo ti ha suscitato, più che i pensieri.

Fanne buon uso. Onora gli oltre 200 milioni di anni di evoluzione che porti dentro di te.

  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2695524/
  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1693009/
  • https://www3.weforum.org/docs/WEF_Future_of_Jobs_2018.pdf

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